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Verifica di derivate seconde (1)
Per calcolare la derivata seconda di una generica funzione
x(t) rispetto a t si userà la seguente
formula, dipendente dall'intervallino h che verrà preso
il più piccolo possibile compatibilmente con la
necessità di evitare errori numerici del rapporto tra
grandezze infinitesime:
``x( t ) =
( − x( t − 2 h )
+ 16 x( t − h )
− 30 x( t )
+ 16 x( t + h )
− x( t + 2 h ) ) / ( 12 h2 )
Nel seguito si indicherà: sn = sn( t , m ), cn = cn( t , m ),
dn = dn( t , m)
per brevità.
Per maggior sinteticità si indicherà con ":" l'operatore di divisione
analogo a "/" ma con priorità inferiore e non superiore all'operatore
di somma e sottrazione e naturalmente con priorità molto
inferiore all'operazione di moltiplicazione e divisione indicata dal simbolo "/".
In altre parole (a + b : c + d ) == ( a + b )/( c + d ). Se
si fosse usato la barra ossia la divisione
prioritaria, si sarebbe invece avuto un altro risultato, ovvero
( a + b / c + d ) == ( a + ( b / c ) + d ). In sostanza l'operatore ":" consente di
ridurre il numero di parentesi da indicare quando un polinomio va diviso per un
altro polinomio.
Altra convenzione: uso la superlineatura (un tratto di linea sovrapposto al carattere)
per evidenziare il legame tra una serie di caratteri. La scrittura sin(x) è
infatti ambigua perchè potrebbe essere intesa come il prodotto
delle tre variabili s,i ed n per la variabile x racchiusa in parentesi per
misteriose ragioni. Non è invece ambiguo scrivere sin( x )
In sostanza le due equazioni possono dare gli stessi risultati poichè
esistono formule che collegano cn e dn per valori di m superiori ad 1
in termini di funzioni con m inferiore ad 1.
Le formule sono tratte dall'Abramowitz-Stegun, Handbook of Mathematical Functions,
capitolo 16 realizzato da L.M. Milne-Thomson.