Punti qualificanti del moto ellittico ( versione 2014 )
Se si fa uso delle velocità, molte relazioni si semplificano ed inoltre per caratterizzare dinamicamente un moto occorre specificare sia le posizioni che le velocità iniziali per cui è indispensabile conoscere quali sono le velocità che la particella ( asteroide o pianeta ) possiede quando si trova in una data posizione rispetto all'astro attorno a cui effettua l'orbita. Le grandezze interessanti sono le seguenti:Tra le suddette variabili esistono le seguenti relazioni:
μ = G·M : massa efficace data dal prodotto della costante di gravitazione universale G = 6.67428e−11 [ m3/(kg·s2) ] per la massa M dell'astro. Se l'astro è il Sole, la sua massa è 1.9891e30 [kg] mentre, se è la Terra, è di 5.9742e24 [kg] e se è la Luna è di 7.3483e22 [kg]. Pertanto μ nel caso del Sole vale 1.327581e20, nel caso della Terra 3.987348e14 e nel caso della Luna 4.904461e12.
Importante usare la grandezza G·Mc2 che sarebbe il raggio dell'orbita circolare dell'asteroide che si muove alla velocità della luce. Si tratta dunque di specificare il limite della validità della meccanica classica dato che, come è noto, nessuna particella può superare la velocità della luce ovvero, esattamente 299792458 =2*7*73*293339
[m/s] e dunque cq = 89875517873681764 [m2/s2 ]. Usando i dati numerici la Luna ha un'orbita di 5.45694e-5 [m], la Terra di 4.43652e-3 [m] ed il Sole richiede invece un raggio di orbita grossetto... 1.47713e+3 [m]. La Terra dunque gira a circa 100 milioni di raggi limite dal Sole ( vedere la def. della UA ossia http://it.wikipedia.org/wiki/Unit%C3%A0_astronomica ossia 149597870700 [m] ossia la luce impiega 499.004783836156 secondi a spostarsi di una UA ) mentre la Luna orbita a circa 87 miliardi di raggi limite dalla Terra. Considerando perfettamente sferica la Terra il suo raggio sarebbe di 6371221 [m] ossia noi ci troviamo a 1.43608 miliardi di raggio limite terrestre.Notare inoltre che la lunghezza G·Mc2 ha un profondo significato nella teoria della Relatività Generale ossia è la metà del raggio dell'orizzonte degli eventi del buco nero neutro e non ruotante ossia il così detto http://it.wikipedia.org/wiki/Raggio_di_Schwarzschild.vb = velocità bilanciata ossia media geometrica della particella attorno all'astro tra quella al periastro e quella all'apoastro. Può essere scelta come variabile indipendente o, in alternativa, dipende solo dal semiasse maggiore a dell'ellisse e dalla massa efficace μ.
vp = velocità della particella al periastro ossia nell'istante in cui la particella è maggiormente vicina all'astro. È un parametro libero a patto che sia vp ≧ vb.
va = velocità della particella all' apoastro ossia nell'istante in cui la particella è maggiormente distante dall'astro. Se non è stata fissata la velocità al periastro vp, e la velocità media, la velocità all'apoastro è arbitraria a patto che sia va ≦ vb.
P = periodo di rivoluzione, legato agli altri parametri dalla ovvia relazione vb·P = 2·π·a.
pertanto è una questione di gusti la scelta tra variabili indipendenti e variabili dipendenti in base alle suddette relazioni. In gergo c'è l'abitudine di parlare di anomalia che è di tre tipi: media Ḿ, vera θ ed eccentrica Ḙ. Segnalo Ḿ : http://en.wikipedia.org/wiki/Mean_anomaly, θ : http://en.wikipedia.org/wiki/True_anomaly e Ḙ : http://en.wikipedia.org/wiki/Eccentric_anomaly. a·vp·va = μ = G·M ;vb2 = vp·va ;vb·P = 2·π·a ;Ḿ = 2·π·tP = μ1/2· ta3/2 ; ( anomalia media )Dalla meccanica classica sappiamo che, in un sistema isolato, il momento della quantità di moto si conserva ossia è un invariante e quindi è importante che, qualunque sia la posizione e la velocità del pianeta, nel caso di moto piano ossia essendo z e vz nulli, valga la relazione:
mx = y·vz − z·vy = 0 ;my = z·vx − x·vz = 0 ;mz = x·vy − y·vx = 2·a·va·vpva + vp ;Un altro importante parametro geometrico frequentemente usato per caratterizzare l'ellisse è la così detta eccentricità ec che è una quantità adimensionale compresa tra 0 ed 1. Nota l'eccentricità e il semiasse maggiore a si calcola il semiasse minore b o viceversa... L'eccentricità dipende dalle velocità in base alla seguente relazione:
vb = 2·π·aP da cui si trae il suggerimento di usare solo la velocità al periastro vp, quella all'apoastro va ed eventualmente il valore bilanciato ossia la loro media geometrica ovvero vb, come parametri per caratterizzare l'ellisse unitamente alla massa efficace μ, dato che il principale parametro geometrico, ossia il semiasse maggiore, è ricavabile dalla formula a = μ( vp·va ) mentre P = 2·π·μ ( vp·vb·va ) = 2·π·μvb3. Usando come parametro la così detta anomalia eccentrica Ea ( che nel disegno indico con Ḙ ) e la così detta anomalia vera th ( che nel disegno indico con θ ), le equazioni del moto possono essere scritte in questo modo ( Ma attenzione: usando come origine il fuoco in cui sta l'astro e non il centro dell'ellisse ossia il punto sulla congiungente tra i fuochi e ad uguale distanza dai due fuochi ):ec = | vp − va | ( vp + va ) = vp2 − vb2 vp2 + vb2 ;
vp2 = vb2· 1 + ec1 − ec ;
va2 = vb2· 1 − ec1 + ec ;
b = a·( 1 − ec2 )1/2 = 2·a·vb vp + va
L'equazione canonica dell'ellisse ( con x distanza dal centro ossia il punto medio tra i due fuochi ) è :y = ( 1 − ec2 )1/2 · ( a2 − x2 )1/2 = ba · ( a2 − x2 )1/2
Da cui si ricavano i punti più significativi della traiettoria ossia quando Ea, ovvero Ḙ, vale 0, al perielio e quando Ea, ovvero Ḙ, vale π2, per cui il pianeta sta sul semiasse minore alla distanza dal Sole uguale al semiasse maggiore a. t = μ·( ( vp + va )·Ea − ( vp − va )·sin( Ea ) ) ( vb3·( vp + va ) ) ;
= ( Ea − ec·sin( Ea ) )·P(2·π)
( equaz. di Keplero per trovare Ea dato t );x = μ·( ( vp + va )·cos( Ea ) − vp + va ) ( vb2·( vp + va ) ) = a·( cos(Ea) − ec );
Quando Ea = 0 : x = 2·a·vavp + va ; Quando Ea = π : x = − 2·a·vpvp + va ; y = 2·μ·sin( Ea ) ( vb·( vp + va ) ) = b·sin(Ea);
tan( th2 ) = ba·(1 − ec) · tan( Ea2 ) = ( 1 + ec 1 − ec )1/2· tan( Ea2 ) ;
vx = −vb·( vp + va )·sin(Ea) ( vp + va + ( va − vp )·cos(Ea) ) ;
vy = 2·va·vp·cos(Ea) ( vp + va + ( va − vp )·cos(Ea)) ;
In questo punto la sua velocità in direzione delle ascisse vale −vb mentre è nulla in direzione delle ordinate.Importante anche quando Ea vale π ossia all'afelio ma soprattutto quando x vale a·ec ( l'ascissa del Fuoco dell'ellisse ) mentre y vale a·( 1 − ec2 ) ossia quando cos(Ea) = ( vp − va ) ( vp + va ) e dunque sin(Ea ) = 2·vb( vp + va ).L'anomalia eccentrica Ea , ovvero Ḙ, quando il pianeta è ad un angolo retto da quando era al perielio o all'afelio è dunque ricavabile dalla formula tan( Ea2 ) = vbvp ed y = a·( 2·vbvp + va )2 = a· 4·vp·va (vp+va)2 ossia un altro modo di scrivere a·( 1 − ec2 ).
In questa interessantissima posizione utile per controlli numerici, anche le velocità assumono una espressione semplicissima ossia in direzione delle ascisse vx = − vp+va2 e in direzione delle ordinate vy = vp − va2 e dunque il valore assoluto della velocità in questo punto vale vmed = ( vp2 + va2 2 )1/2.
Altro dato utile, soprattutto quando si lavora in tre dimensioni, è il fatto che quando l'asteroide dista dall'astro esattamente quanto il semiasse maggiore dell'orbita, il valore assoluto del prodotto scalare tra il versore della sua posizione ed il versore della sua velocità è l'eccentricità ec dell'orbita. Dunque se la velocità è ortogonale al versore della posizione l'asteroide sta effettuando un'orbita perfettamente circolare mentre è un caso limite il caso in cui i due versori sono esattamente coincidenti perché si tratta del moto di pura fuga o caduta sull'astro.
Per calcolare numericamente le traiettorie : http://www.elegio.it/mc2/rk/rk-ode2.html
Le quattro equazioni differenziali da risolvere sono:x' = vx y' = vy vx' = -μ*x/(x*x+y*y)3/2 = -a*vp*va*x/(x*x+y*y)3/2 vy' = -μ*y/(x*x+y*y)3/2 = -a*vp*va*y/(x*x+y*y)3/2Le condizioni iniziali sono invece:x = 2*μ/((vp+va)*vp) = a*(1-e) = 2*a*va/(vp+va) y = 0 vx = 0 vy = vpEd il periodo P vale
P = 2*a*Math.PI/Math.sqrt(vp*va)In conclusione basta fissare il semiasse maggiore e le due velocità ( la massima ossia vp e la minima ossia va ) per determinare completamente il moto ma, per dare senso fisico ai calcoli è forse meglio usare esplicitamente la costante μ = G·M ossia la massa del Sole o della Terra quando si considerano i suoi satelliti...Volendo usare Maxima...
Trascrivo qui le funzioni che servono...
/* */ /* Moto ellittico */ /*
*/ /* Calcolo fuoritema dell'età della luna */ /*
Premetto il calcolo dell'età della Luna... */ print(timedate(absolute_real_time()-8*3600))$ /* Calcola la data odierna in modo approssimato ma con la possibilità di correggerla di d giorni */ xamg(d):=block([at,a,m,g], at:floor(d*86400)+absolute_real_time(), a:1900+floor(at/31557600), m:1+mod(floor(at/2629800),12), g:1+floor(mod(at,2629800)/86400), return([a,m,g]))$ /* Calcola l'età della Luna dato un vettore di [anno,mese,giorno] */ falu(AMG):= block([NumDoro,NumSeco,Epatta,fal], NumDoro:1+mod(AMG[1],19), NumSeco:floor(AMG[1]/100), Epatta:mod(296+11*NumDoro+floor(NumSeco/3)-floor((3*NumSeco-1)/4),30), fal:mod(Epatta+AMG[2]+AMG[3]-2*floor((AMG[2]+9)/12)-1,30), /* print(NumDoro," ",NumSeco," ",Epatta," "+fal), */ return(fal))$ print("A questa data ",xamg(1)," l'età della Luna è ",falu(xamg(1)))$ /**/ /* Calcolo dei dati del pianeta in base ad a,va e vp oppure in base ad a,vp, e GM. */ /*
*/ /* Queste sono le coordinate del pianeta in funzione dell'anomalia eccentrica ossia ea che va data in radianti. a è il semiasse maggiore dell'orbita, va à la velocità all'afelio vp è la velocità al perielio GM è il prodotto della costante di gravitazione universale per la massa del Sole+quella del pianeta ed è ip prodotto di a*va*vp. --- Da queste grandezze viene dedotto il periodo P, l'istante temporale t, le coordinate cartesiane x ed y e la velocità istantanea, vx e vy oltre che la velocità media vm che è la media quadratica tra va e vp. */ /* Lavoro con 32 cifre significative */ fpprec:32; /* Versione iniziale ...migliorabile... */ pianeta(ea,a,vp,GM):=block([va,vm,P,t,x,y,xv,vy,sinea,cosea], va:GM/(a*vp),vm:sqrt(GM/a),P:bfloat(2*%pi*GM/vm^3), sinea:bfloat(sin(ea)),cosea:bfloat(cos(ea)), t:GM*((vp+va)*ea-(vp-va)*sinea)/((vp+va)*vm^3), x:GM*((vp+va)*cosea-vp+va)/((vp+va)*vm^2), y:2*GM*sinea/((vp+va)*vm), vx:-vm*(vp+va)*sinea/((va-vp)*cosea+vp+va), vy:2*va*vp*cosea/((va-vp)*cosea+vp+va), return([P,va,vm,vp,t,x,y,vx,vy,a]))$ /* A mio parere questa variante è da preferirsi all'altra perché fa dipendere i risultati solo da lunghezze e velocità minima e massima. */ /* */ pianetan(ea,xa,xva,xvp):=block([t,x,y,xv,vy, GM,a,P,va,vm,vp,ec,sinea,cosea], a:bfloat(abs(xa)), va:min(bfloat(abs(xva)),bfloat(abs(xvp))), vp:max(bfloat(abs(xva)),bfloat(abs(xvp))), if a=0 then a:bfloat(1), vm:sqrt(va*vp),GM:a*va*vp, P:bfloat(%pi)*bfloat(2*a/vm),ec:(vp-va)/(vp+va), sinea:bfloat(sin(ea)),cosea:bfloat(cos(ea)), t:GM*((vp+va)*ea-(vp-va)*sinea)/((vp+va)*vm^3), x:GM*((vp+va)*cosea-vp+va)/((vp+va)*vm^2), y:2*GM*sinea/((vp+va)*vm), vx:-vm*(vp+va)*sinea/((va-vp)*cosea+vp+va), vy:2*va*vp*cosea/((va-vp)*cosea+vp+va), return([t,x,y,vx,vy,GM,a,P,va,vm,vp,ec,ea]))$ /* */ /* Questo è un modo molto efficiente ( E CLASSICO ) di calcolare il tempo. Va meditato e si usa per calcolare ea noto il tempo... */ fatempo(ea,a,va,vp):=block([ec,vm], vm:sqrt(va*vp), ec:(vp-va)/(vp+va), return((ea-ec*sin(ea))*a/vm))$ /* Una funzione per trovare l'anomalia corrispondente al tempo voluto. Per eccentricità grandi funziona mediocremente ma nel sistema solare le eccentricità sono piccole e poi con un massimo di 1000 iterazioni ottiene un buon risultato... */ /* Notare che questa versione sfrutta una formula trigonometrica per accelerare i calcoli... */ /* Come prec va usato un numero gigantesco tipo 1.e30 */ fanomalia(t,prec,a,va,vp):=block([jj,ec,vm,trad,x,xv], ec:bfloat((vp-va)/(vp+va)), trad:bfloat(t*sqrt(va*vp)/a), xv:trad,x:trad+ec*sin(trad),jj:1000, for j:1 step 1 while abs(prec*jj*(x-xv))>1 do( jj:jj-1, xv:x, x:xv+(trad-xv+ec*sin(xv))/(1-ec*cos(xv))), print("Eccentricità ",ec," Iterazioni fatte ",(1000-jj)), return(x) )$ xa:2$xva:1/10$xvp:19/10$ xea:fanomalia(15b0,1.0e30,xa,xva,xvp);bfloat(fatempo(xea,xa,xva,xvp)); /* Il momento della quantità di moto deve essere una costante e dunque è una ottima verifica della precisione dei calcoli. */ momento(pia):=block([a,va,vp,altrot], a:pia[7],va:pia[9],vp:pia[11], print("Il momento in base ad a,va e vp ",2*a*va*vp/(va+vp)), altrot:fatempo(pia[13],a,va,vp), print("Il tempo calcolato in modo classico ",altrot), return([pia[1],pia[2]*pia[5]-pia[3]*pia[4],a,va,vp]))$ /* Confronto i risultati calcolati dalla vecchia funzione e dalla nuova. */ /* vettore risultato vecchio, vettore nuovo */ confronto(pv,pn):=block([t,x,y,xv,vy, GM,a,P,va,vm,vp,ec], P:pv[1]-pn[8], va:pv[2]-pn[9], vm:pv[3]-pn[10], vp:pv[4]-pn[11], t:pv[5]-pn[1], x:pv[6]-pn[2], y:pv[7]-pn[3], vx:pv[8]-pn[4], vy:pv[9]-pn[5], a:pv[10]-pn[7], GM:pn[6], ec:pn[12], return([P,va,vm,vp,t,x,y,vx,vy,a,GM,ec]) )$ /* Stampo i dati usando la vecchia funzione e non la nuova... */ stampianeta(dap):=block([ec], print("Periodo in secondi",dap[1]), print("Periodo in giorni ",dap[1]/86400.0), ec:((dap[4]-dap[2])/(dap[4]+dap[2])), print("Eccentricità ",ec), print("Velocità all'afelio",dap[2]), print("Velocità media",dap[3]), print("Velocità al perielio",dap[4]), print("tempo in secondi",dap[5]), print("tempo arrotondato ore ",round(dap[5]/3600.0)), print("tempo arrotondato giorni",round(dap[5]/86400.0)), print("Semiasse maggiore ",dap[10]), print("Ascissa x ",dap[6]), print("Ordinata y ",dap[7]), print("Distanza dal Sole ",sqrt(dap[6]^2+dap[7]^2)), print("Velocità x ",dap[8]), print("Velocità y ",dap[9]) )$ /* All'incirca l'anno terrestre ( considerando nulla la precessione degli equinozi ) dura di più dell'anno civile che, approssimato dal calendario gregoriano, dura 365+1/4-3/400 giorni. Il vero moto della Terra attorno al Sole, come lo vedrebbe, per esempio un osservatore da Regolo o da Spica o da Antares, dura: */ /* Durata dell'anno in secondi: */ anno:(365.0+1/4+1/150)*3600*24; /* Il semiasse maggiore in accordo con l'anno e col prodotto GM, è questo: */ GMpreciso:1.327581b20; apreciso:149.61496b9; /* Quando l'anomalia eccentrica vale 0 ossia sull'asse maggiore al perielio ottengo: */ pv1:pianeta(0,apreciso,30300,GMpreciso)$ xva:GMpreciso/(apreciso*30300)$ pv1n:pianetan(0,apreciso,xva,30300.0)$ stampianeta(pv1)$ confronto(pv1,pv1n); /* Esattamente sull'asse minore .. */ pv2:pianeta(bfloat(%pi/2),apreciso,30300,GMpreciso)$ xva:GMpreciso/(apreciso*30300)$ pv2n:pianetan(bfloat(%pi/2),apreciso,xva,30300.0)$ stampianeta(pv2)$ confronto(pv2,pv2n); /* Dove l'ascissa dovrebbe essere nulla... */ xvp:bfloat(30300)$ xva:GMpreciso/(apreciso*xvp)$ xea:2*atan(sqrt(xva/xvp))$ pv3:pianeta(xea,apreciso,xvp,GMpreciso)$ pv3n:pianetan(xea,apreciso,xva,xvp)$ stampianeta(pv3)$ confronto(pv3,pv3n); /* Verifico che il momento della quantità di moto è una costante e che il tempo si può calcolare usando l'eccentricità. */ momento(pv1n);momento(pv3n);momento(pv2n); xtempo:86400*123$ xvp:bfloat(30300)$ xva:GMpreciso/(apreciso*xvp)$ xea:fanomalia(xtempo,10e30,apreciso,xva,xvp)$ print("Vuole calcolare al tempo ",xtempo)$ pv4:pianeta(xea,apreciso,xvp,GMpreciso)$ pv4n:pianetan(xea,apreciso,xva,xvp)$ stampianeta(pv4)$ momento(pv4n); confronto(pv4,pv4n); /* Dunque quando l'anomalia eccentrica vale %pi/2 la velocità in direzione y è nulla mentre la velocità in direzione x è quella media vm e la distanza dal Sole è esattamente il semiasse maggiore. */ /* Anche se non è noto il termine GM basta conoscere il periodo P ed il semiasse maggiore a da cui si deduce la velocità media 2*%pi*a/P = vm. */ /* Conoscendo l'eccentricità ec, l'asse maggiore dell'ellisse a è direzionato nella stessa direzione della velocità media quando l'anomalia eccentrica vale %pi/2 e il centro dell'ellisse sta alla distanza ec*a dall'origine dove sta il Sole. */ /* Queste considerazioni valgono anche in tre dimensioni ossia basta sapere dove sta il pianeta quando dista dal Sole esattamente l'asse maggiore e dove è diretta la sua velocità perché questo permette di individuare il centro dell'ellisse che rappresenta la traiettoria del pianeta. */ vp:bfloat(3);va:bfloat(2/3); a:bfloat(16); /* Dimostro che usando come anomalia eccentrica 2*atan(sqrt(va/vp)) trovo il punto caratterizzato da ascissa nulla ed ordinata 4*a*va*vp/(va+vp)^2 */ 4*a*va*vp/(va+vp)^2; /* Ora lo verifico usando le funzioni standard... */ statopianeta:pianeta(2*atan(sqrt(va/vp)),a,vp,a*vp*va)$ stampianeta(statopianeta); pia:pianetan(2*atan(sqrt(va/vp)),a,va,vp)$ confronto(statopianeta,pia); /* Questo punto, ossia il punto nella direzione ortogonale alla congiungente perielio..afelio è un punto molto importante dal punto di vista dinamico perché consente una verifica che sia corretto anche il punto del perielio e dell'afelio che sono di difficile determinazione numerica dato che in prossimità dell'afelio e del perielio la distanza dal Sole varia poco per cui è difficile capire l'istante in cui la velocità radiale è esattamente nulla. Ovviamente una indicazione la si ha guardando quando Vy vale zero... ma avere la possibilità di fare una verifica in più non è da disprezzare... */ cosea:(Vp-Va)/(Vp+Va); sinea:2*sqrt(Va*Vp)/(Vp+Va); /* Ovvia verifica... */ ratsimp(cosea^2+sinea^2); /* Quindi trovo il valore delle velocità quando l'ascissa vale zero. */ Vx:ratsimp(-sqrt(Va*Vp)*(Vp+Va)*sinea/(Vp+Va+(Va-Vp)*cosea)); -(vp+va)/2; Vy:ratsimp(2*Va*Vp*cosea/(Vp+Va+(Va-Vp)*cosea)); (vp-va)/2; /*
*/ /* Conclusione */ /*
*/ /* Mi sembra di avere dimostrato la correttezza delle funzioni per lo studio della traiettoria di un pianeta attorno al Sole = Elio. */ /* Per il mio piccolo sistema solare sarebbero da usare le seguenti iniziali: E,M,V,T,A,G,S,U,N ossia Elio ( da cui perielio ed afelio ), Mercurio, Venere, Terra, Ares ( non potendo usare la M ), Giove, Saturno, Urano, Nettuno ed eventualmente Luna... */ /**/Qui è richiesta la coerenza nell'assegnazione dei dati ossia il valore di
vm
deve essere non superiore al valore divp
e questo dipende dal valore diGM
e dia
.Dati sul sistema solare
M [Yg] a [Gm] ec P [giorni] Sole ☼ 1.9889e9 - - - Mercurio ☿ 330.1 57.9 0.2056 87.66 Venere ♀ 4868 108.2 0.0068 226.45 Terra ♁ 5973 149.6 0.0167 365.2530 Luna ☽ 73.4 - - - Marte ♂ 641.8 227.9 0.0934 686.65 Giove ♃ 1899000 778.3 0.0483 4331.77 Saturno ♄ 568600 1426.6 0.0560 10760. Urano ♅ 86840 2870.6 0.0461 30830. Nettuno ♆ 102400 4498.4 0.0097 60192. Plutone ♇ 14.71 5906.4 0.2482 90470. Massa del pianeta in yottagrammi [Yg] = 1.e21 [kg] ossia 1.e24 grammi e le distanze in [Gm] ossia gigametri ovvero 1.e9 [m]. Dunque la Massa della Terra: 5973 [Yg], quella del Sole: 1.9889e9 [Yg]. La massa della Terra, in base a questi dati è dunque 81.376 volte quella della Luna. Il punto di equilibrio tra l'attrazione della Luna e della Terra è quindi circa 1/9 della distanza tra il punto distante dalla Terra ossia 1/10 della distanza totale... ossia se la distanza media è di 384000 km il punto sta a 38400 km dalla Luna e 345600 km dalla Terra.
Il periodo medio di rotazione della Luna attorno alla Terra è di 27.32 giorni e quindi la sua velocità media è di circa 1022 metri al secondo.
Raccolgo qui alcuni algoritmi utili nei calcoli di astronomia... Applico il calendario gregoriano anche a date anteriori dalla sua introduzione ufficiale nello Stato Pontificio. Si tratta di un calendario semplice e valido per stimare il clima e le stagioni terrestri anche vari millenni fa... Per la messa a punto delle funzioni di calcolo della data giuliana
xxx
yyy
Ricordare che il giorno giuliano inizia a mezzogiorno del tempo universale ( ora di Greenwich ) per cui ogni capodanno cade a metà del 31 dicembre e bisogna attendere 12 ore per avere l'inizio del primo gennaio dell'anno nuovo.
Di notte, guardando la stella Polare e dunque volgendo le spalle al sud, la Luna piena sorge a destra mentre il Sole sta tramontando o è appena tramontato a sinistra; la Luna passa alle spalle a mezzanotte e tramonta a sinistra all'alba del nuovo giorno quando il Sole sta per sorge o è appena sorto a destra... Attorno alla stella Polare le stelle ruotano in senso antiorario...
Alcune date utili per controllo:
1/3/2004==2453066, Lunedì1/3/2001==2451970, Giovedì1/1/2001==2451911, Lunedì1/3/2000==245160524/5/1946==2431965, Venerdì1/3/1900==24150801/3/1800==237855615/10/1582==2299161, VenerdìLe congiunzioni di Venere con altri pianeti e col Sole sono dati sperimentali utili
Trascrivo le congiunzioni strettissime di Venere col Sole ossia quando Venere è stata visibile come un dischetto nero sulla sfera luminosissima del Sole. Vedere pag. 142 del libro "Enciclopedia Feltrinelli Fischer 3 - Astronomia - a cura di Karl Stumpff, Göttingen, aprile 1957 - edizione italiana a cura di Margherita Hack - traduzione dal tedesco di Libero Sosio - Prima edizione italiana: aprile 1963".6/12/1631==2317110, Sabato4/12/1639==2320030, Domenica6/6/1761==2364409, Sabato3/6/1769==2367328, Sabato9/12/1874==2405867, Mercoledì6/12/1882==2408786, Mercoledì8/6/2004==2453165, Martedì6/6/2012==2456085, MercoledìDa questo dati si vede che l'intervallo tra due eclissi vicine è un dato quasi costante ossia 2920 giorni o un giorno in meno. Viceversa è più variabile l'intervallo tra due eclissi a grossa distanza temporale ossia 44379 giorni in due casi e 38539 in un altro.
Se l'alternanza di intervalli grandi lunghi e meno lunghi si ripeterà, la prossima eclisse dovrebbe avvenire 38539 giorni dopo quella del 6 giugno 2012 ossia il G.G. 2494624 ovvero il 12 dicembre 2117, domenica e dopo quella, altri 2919 giorni ossia il G.G. 2497543 ovvero il 9 dicembre 2125, domenica.... Sarà una estrapolazione corretta ???
Cercando su internet gongolo ! Quasi AZZECCATA! in base a quello che prevedono qui: l' 11 dicembre 2117 e non il 12: http://astro.ukho.gov.uk/nao/transit/V_2117/. Molto interessante questo sito citato dalla Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Transito_di_Venere.
Dalla Luna vengono occultate anche stelle di prima grandezza ossia Aldebaran, Regolo, Spica e Antares.
Eventi frequenti che permettono di fare verifiche sperimentali sono le opposizioni dei pianeti esterni col Sole e le congiunzioni col Sole che avvengono con tutti i pianeti. Mercurio e Venere non hanno opposizioni ma solo congiunzioni strette e larghe ossia quando il Sole è dietro il pianeta interno o quando il pianeta è dietro al Sole ossia sarebbe eclissato dal Sole se fosse possibile vederlo in pieno giorno...
Transiti citati dalla Wikipedia
Di Mercurio visto dalla Terra: http://en.wikipedia.org/wiki/Transit_of_Mercury 16311107, 16511103, 16610503, 16771107, 17431105, 17530506, 17691109, 18021109, 18151112, 18221105, 18320505, 18351107, 18450508, 18481109, 18611112, 18681105, 18780506, 18811107, 18910509, 18941110, 19071117, 19141107, 19240508, 19271110, 19370511, 19401111, 19531114, 19570506, 19601107, 19700509, 19731110, 19861113, 19931106, 19991115, 20030507, 20061108, 20160509, 20191111, 20321113, 20391107, 20490507, 20521109, 20620510, 20651111, 20781114, 20851107, 20950508, 20981110, 21080512 ... Della Terra vista da Marte: http://en.wikipedia.org/wiki/Transit_of_Earth_from_Mars 15951110, 16210505, 17000508, 18001108, 18791112, 19050508, 19840511, 20841110, 21631115, 21890510, 22680513, 23681113, 23940510, 24471117, 24730513 ... Della Terra vista da Giove: http://en.wikipedia.org/wiki/Transit_of_Earth_from_Jupiter 20020101, 20080709, 20140105, 20260110, 20550624, 20670629, 20721226, 20790704, 20841231, 20910709, 20970104, 21090110 ... Della Terra vista da Saturno: http://en.wikipedia.org/wiki/Transit_of_Earth_from_Saturn 20050114, 20200721, 20490715, 20640116, 20780711, 20930109 .... Dalla Terra vista da Urano: http://en.wikipedia.org/wiki/Transit_of_Earth_from_Uranus 19810519, 19820524, 19830529, 19840602, 19850606, 19860611, 19870616, 19880620 20241117, 20251121, 20261126, 20271130, 20281203, 20291208, 20301212, 20311217, 20321221, 20650519, 20660524, 20670529, 20680602, 20690607, 20700612, 20710617, 20720620 ... Dalla Terra vista da Nettuno: http://en.wikipedia.org/wiki/Transit_of_Earth_from_Neptune 20010730, 20020802, 20030804, 20040806, 20050808, 20060811, 20820125, 20830128, 20840130, 20850201, 20860203, 20870206, 20880608 ....
Una approssimazione utile nella grafica
Qui dimostro che, per valori della eccentricità non elevatissimi, l'approssimazione di fare girare l'asteroide a velocità angolare costante NON attorno al fuoco occupato dall' astro ma attorno al fuoco NON occupato dall'astro, funziona ottimamente ossia evita di dovere risolvere l'equazione di Keplero che, come è noto, bisogna risolvere in modo iterativo. Questa approssimazione può servire anche per inizializzare bene la soluzione iterativa dell'equazione di Keplero.. e qui, per maniaco amore di alta precisione faccio anche pochissime iterazioni per migliorare, inutilmente dati gli scopi solo grafici, la precisione del calcolo...
Si possono fare varie simulazioni specificando a ossia il valore del semiasse maggiore che non deve essere maggiore di 2000 se non si vuole sconfinare dal disegno, va sarebbe la velocità all'apoastro e vp la velocità al periastro ma questi due valori servono solo a definire la eccentricità dell'ellisse ossia un numero adimensionale che deve essere maggiore di zero e minore di uno. Si può anche fissare la rotazione in gradi dell'ellisse attorno al centro definito come il punto equidistante dai due fuochi, quello occupato dall'astro e l'altro, e sulla loro congiungente.
a= va= vp= g°=
http://www.elegio.it/svg/tanteparabole.html per capire l'utilità della parabola scritta in forma parametrica come ideato da Bézier..
Giampaolo Bottoni gpbottoni@gmail.com
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