Non ho combinato molto nella mia vita ed ho scritto pochissime poesie...

Da bambino sembrava che fossi partito bene ed ero già affascinato dall'energia nucleare e dalle imprese del sottomarino Nautilus ( http://it.wikipedia.org/wiki/USS_Nautilus_%28SSN-571%29 )

NEVE   NEĜO
Ho sognato la neve;    La neĝon mi sonĝis
cadeva lenta,    malrapide falanta
dall'affannato mondo    de la afliktita mondo
come staccata,    samkiel deiĝinta,
lontana;    malproksima;
scendevano fiocchi    estis falantaj flokoj
d'ogni colore,    ĉiakoloraj
unendo al grigiore    al grizeco kunigantaj
scintille di gioia infinite.    senfinajn sparkojn de ĝojo.
Poi, svegliato,    Poste, vekiĝinta,
andai per le strade    tra stratoj mi iris
e a terra, sporca,    kaj surtere, malpura
a mucchi ammassata,    kaj amase kunŝutita,
la neve,    la neĝo
realtà misera    mizera realaĵo
di tutta una vita sprecata    de vivo tute fuŝuzita.
 
NELLA NEBBIA    ENE DE NEBULO
È triste ascoltare, smarriti,    Malĝoje estas aŭskulti, konfuzitaj
il mormorare monotono    la monotonan flustradon
di foglie dal vento sbattute,    de folioj de la vento skuitaj,
il vano lor correre pazzo    ilia vana kaj freneza kurado
che spesso nel fango ha la fine;    kiu ofte en la koton finiĝas;
sentir l'incombenza pressante    senti la superŝveban premon
d'un mondo che nega la gioia;    de mondo la ĝojon rifuzanta;
capir quant'è grande la luce,    kompreni kiel granda estas la lumo,
scomparsa in quest'aria senz'ombra    malaperinta en tiu senombra aero,
su tutti pesante di nebbia.    sur ĉiuj pro la nebulo peza.

Ermigi Rodari è l'autore delle due traduzioni in esperanto ... un importante personaggio nel mondo esperantista italiano (http://www.esperanto.it/fei/chi-siamo.php )

E al Carducci studiavo per conto mio la matematica e le derivate dato che al liceo classico di matematica se ne faceva poca... Ma sono riuscito a convivere col mio professore di italiano e latino Massariello e con il grecista Ettore Cuzzi...

Da adulto maturo ed informatizzato mi sono divertito a calcolare la bellezza di centomila cifre di Pi greco π, non le poche che misi in poesia non ricordo se ancora al liceo o nei primi anni di studio al Politecnico di Milano ... http://www.elegio.it/doc/pi/pi-100000-cifre.html

Ricordare π
Non3 è1 fior4 l'1 aspra5 illusione9
di2 lottar6 oltre5 mie3 forze5
ottenere8 rinomanza9
desiata7 rilucente9
che3 io2 mai3 fuggendo8 tema4
perché6 sa2 marcir6 nell'4 ora3
del3 meriggio8 com'3 un2 fragile7
artifizio9... GB8NI5

The harsh dream ( l'aspra illusione ) to fight with all my force ( di lottar oltre mie forze ) to obtain a desired and resplendent fame ( ottenere rinomanza desiata rilucente ) is a flower that cannot frighten me and put me to flight ( non è fior ... che io mai fuggendo tema ) because it can fade in the afternoon of the life ( perché sa marcir nell'ora del meriggio ) as a frail device ( com' un fragile artifizio )

In other words: I am ready to undergo hard struggles to achieve scientific results and the ensuiing resplendent fame even if I am aware of pursuing a frail dream, that, perhaps, could fade and turn sour even in the midst of human life.

Non ho avuto figli ma sono grato a mia sorella Maria Grazia Ilaria Giovanna ( in sintesi la professoressa Marzia ) che ha fatto, anche ma certo non solo per me, splendidi nipoti, l 'ora australiano, laureato in informatica Riccardo e la medichessa specializzata in nefrologia Eleonora... autrice di due splendidi pargoletti, Pietro ... a cinque anni promettente giocatore di scacchi e il tenero Leonardo piuttosto angariato, per ora, dal fratellino maggiore...

Eleonora compie 11 anni
il 6 aprile 1994
 Il vento della notte rende chiare,
 pasquali serti di una grande luna,
 le stelle che mi ascoltano pregare
 per Eleonora, undicenne e matura.
 Che l'Universo antico e senza tempo
 tenda dita amorose sul suo fiore.
 Che il Sole di domani e per cent'anni
 illumini promesse che s'avverano
 e l'onde dei fotoni variopinte
 diffondano la gioia d'una donna
 già grande da bambina, già sapiente,
 ma capace, splendendo d'un sorriso,
 di farci dir "la nostra piccolina".

Poesie non pubblicate, le prime due scritte quando ero alle medie e al Liceo Classico Giosuè Carducci di Milano e quella per la mnemonica di π scritta, non ricordo bene se negli ultimi anni del liceo ( circa il 1965 ) o nei primi anni dello studio al Politecnico di Milano. Poi ho fatto coniare la medaglia nel 1996 a ricordo della mia vena poetica giovanile e come commemorazione del mio cinquantesimo compleanno, il 24 maggio 1996. L'ultima poesia la ho scritta ad Arlate di Calco quando ricorreva, il 6 aprile 1994, l'undicesimo compleanno di mia nipote Eleonora, figlia di Roberto e di mia sorella Maria Grazia ( Marzia ) Ilaria Giovanna.

Mi chiamo Giampaolo Maria Bottoni, figlio di Leonardo e di Armanda Tremolada, ed ho conseguito la maturità classica nel 1965 al Carducci di Milano e successivamente mi sono laureato in ingegneria nucleare al Politecnico di Milano nel luglio 1972. Poi ho fatto 13 mesi di servizio militare da sottotenente a Trento ( ero topografo di grande Unità e mi sono divertito molto a fare triangolazioni in val di Non col teodolite http://it.wikipedia.org/wiki/Val_di_Non ) e subito dopo sono stato assunto come ricercatore al CISE diretto da Enrico Cerrai ( http://www.assoelettrica.it/un-ricordo-di-enrico-cerrai/ ) a lavorare alle dipendenze del relatore della mia tesina sulla sicurezza dei reattori nucleari veloci, il prof. Carlo Lombardi ( http://www.energylabfoundation.org/esperto/carlo-lombardi/ ).

Toh... Mi ero dimenticato di avere scritto, ormai in pensione da soli 2 anni, questa pagina... http://www.elegio.it/doc/cirene/ forse un po' visionaria ma sono un sognatore... in cui ricordo anziani e sapientissimi colleghi del CISE Riccardo Bonalumi ( il mio capo espertissimo di neutronica ), Palazzi e il timidissimo e grande Giancarlo Pierini prematuramente scomparso ossia il codice PROCELLA [ THE PROCELLA METHOD FOR HEAVY WATER LATTICES. Creator/Author, Bonalumi, R. ; Palazzi, F. ; Pierini, G. Publication Date, 1968 Jan 01 ]
Il CISE era il centro di ricerca fondato dal prof. Mario Silvestri ( http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Silvestri ) dove venne fatto il primo progetto del CIRENE, il reattore nucleare italiano costruito ma mai fatto funzionare. Nel 1986 andai a lavorare al centro calcolo universitario CILEA ora confluito nel CINECA ( http://www.cilea.it/ ) di Bologna... su invito, che fui lieto di accettare, del professore Ivo De Lotto allora direttore del CILEA ( http://ingegneria.unipv.it/servizi/scheda.php?mat=000300 ) che frequentava e lavorava come consulente al CISE.... Ed infine sono andato in pensione nel 2006 al compimento dei 60 anni... e ho lavorato al CILEA come assistente agli universitari, professori e studenti, che volevano usare gli innovativi SUPERCALCOLATORI installati al CILEA ( e che ora avrebbero la potenza e la memoria di un attuale PC di media potenza...).

Una mia foto non recentissima ma ... fatta dopo che sono andato in pensione.... http://www.alumni.polimi.it/it/Wall#10232043-giampaolo-bottoni-59627 e per sentimentalismo sono iscritto al http://www.cise2007.eu/portal/ che ora è terribilmente sempre più verde e lontano dal nucleare del grande e poliedrico Mario Silvestri, del geniale Riccardo Bonalumi ( emigrato in CANADA volendo continuare ad occuparsi di energia nucleare ) del timido ma superteorico e defunto ( come parecchi altri ... neppure io sto benissimo ) Giancarlo Pierini e di Enrico Cerrai...