Prove dell'esistenza della biblioteca dopo Cesare Iscrizione dedicata a Tiberio Claudio Balbillo (~79 d.C.) che conferma l'esistenza della Biblioteca nel I secolo, come affermano le fonti classiche.
La testimonianza di una completa distruzione della biblioteca nel corso della guerra alessandrina sarebbe inficiata non solo dalla discrepanza delle fonti, ma anche da altri indizi, che indurrebbero a pensare ad una perdita parziale e non alla distruzione del patrimonio librario.
L'interpretazione più plausibile è che solamente i libri depositati
in un magazzino nei pressi del porto furono accidentalmente distrutti dal fuoco.
Questa ipotesi sarebbe suffragata da altre fonti, che fanno supporre che la biblioteca
fosse ancora in piedi anche successivamente all'episodio narrato.
Si sa infatti che Strabone, durante il suo soggiorno in Egitto (25 a.C.-20 a.C.)
lavorò nella biblioteca e che un ampliamento degli edifici
fu realizzato da Claudio (41-54 d.C.).
La continuità storica della biblioteca sarebbe comprovata anche da un'iscrizione databile alla metà del I secolo d.C. e dedicata a Tiberio Claudio Balbillo, che avrebbe ricoperto un incarico supra Museum et ab Alexandrina bibliotheca.
Dal momento che non si ha nessuna autentica e sicura prova di una distruzione cesariana, le ipotesi sulla fine della Biblioteca di Alessandria rimangono le altre tre.
https://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_di_AlessandriaLa famiglia di Ιησούς Χριστός aveva forti relazioni commerciali e conoscenze in Egitto dove si era rifugiata per sfuggire alla persecuzione di Erode infanticida... ed Alessandria d'Egitto era un vero FARO CULTURALE del mondo Ellenico, Latino ed Ebraico...
Tra le tante fantasie ideate a scopi cinematografici perché non considerare credibile e FONDATA l'ipotesi che fino a quasi 30 anni l'attesissimo Messia, grande condottiero e liberatore come sperava lo diventasse suo padre Giuseppe ( imprenditore e costruttore edile di nobile famiglia, discendente del Re Davide, a quei tempi le case si facevano di legno... altro che povero falegname...) ossia Ιησούς Χριστός abbia studiato nella grande biblioteca di Alessandria, città in pratica vicinissima a Gerusalemme, i filosofi antichi e la cultura del mondo dei dominatori del suo tempo ?
Ragionevole credere che Ιησούς Χριστός abbia studiato ad Alessandria l'arte militare per sapere guidare bene gli ebrei per scacciare gli invasori romani ma il brillante studente universitario, studiando là, capì che il sogno di suo padre Giuseppe non poteva essere che un sogno folle e masochistico, dato lo squilibrio delle forze militari ed invece concepì la sua MERAVIGLIOSA FILOSOFIA SOCIALE ED ECONOMICA, molto migliore di quella ideata da Karl Marx.
Io credo che realizzare un film che diffonda questa ardita idea ...non troppo infondata... avrebbe anche un successo commerciale enorme se diretto da un regista del calibro di Pier Paolo Pasolini, mostrando la Università del giovane Ιησούς Χριστός tentato da centinaia di bellissime fanciulle egiziane ma capace di essere sia non conformista ma filosoficamente grandissimo... direi DIVINO...
E credo che un Ιησούς Χριστός studente universitario e laureatosi con il massimo dei voti, piacerebbe a tantissimi attuali studenti universitari che sarebbero indotti ad immedesimarsi in Lui, divino COLTISSIMO FILOSOFO e perseguitato POLITICO come ce ne sono tanti anche adesso.
La scritta che i suoi torturatori misero sulla croce: I.N.R.I. ovvero Jesus Nazarenus Rex Iudaeorum per me non fu un insulto, uno sberleffo insensato dei suoi torturatori ma lui, nel cuore degli ebrei memori della sua discendenza da re Davide e che lo seguivano obbiedenti se lui li chiamava, era proprio quello ... anche se lui non voleva fare solo il Re loro, tradizionale, ma, realmente, voleva essere non il Re di pochi ma dell'intera Umanità
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